Vi è mai capitato di dover inviare un’email da un sito web per poi sapere che questa non è mai stata ricevuta? Oppure, vi è mai capitato di cliccare su un link entrando in una pagina che da “Error 404 – Not found”? 

Questi errori possono essere evitati se è stato introdotto il test nel ciclo di vita del software, una delle attività che fa la differenza per un prodotto in termini di qualità. 

Perché è essenziale la fase di testing

Software difettosi possono generare diversi problemi: reputazione aziendale negativa, perdita di tempo e denaro per sistemare problemi o rifare alcune funzionalità. Tempo e denaro che, invece, potrebbero essere investiti in modo più proficuo.  

Mettiamoci nei panni di un cliente: se un’azienda mi producesse un software con diversi problemi, non sarei soddisfatto, pertanto nelle prossime occasioni potrei cercare un’azienda migliore che può dare seguito con successo alle mie idee e rendermi felice. Il medesimo concetto vale per una persona qualunque: utilizzando app o siti malfunzionanti, li scarterei per cercarne altri migliori.

È risaputo che, al giorno d’oggi, il mercato delle app e delle aziende che le producono è molto ampio. Per farsi notare, un’azienda deve mostrare i propri punti di forza e soprattutto dimostrare che sa fare le cose fatte bene. La prova tangibile di un prodotto ben fatto è la qualità che emana. Per ottenerla, oltre ad un software ben progettato in fase di analisi, ben architettato e sviluppato dagli sviluppatori con tecnologie idonee, le aziende informatiche giocano la carta del tester. 

Tester: che ruolo ha e di cosa si occupa?

Il tester è la persona che si occupa di fare il test del software, un’attività con lo scopo di prevenire e ridurre i cosiddetti “bug” nell’ambiente di produzione. 

Tra le altre attività essenziali, verifica se tutte le funzionalità sono state implementate secondo gli accordi stipulati con il cliente e assicura che il software sia completo, controllando che tutte le features siano presenti. 

Si tratta di un’attività necessaria al giorno d’oggi: rilevare e correggere i bug in anticipo rispetto la consegna finale è fonte di vantaggio, aumenta la percezione di aver realizzato un buon prodotto e garantisce maggiore sicurezza. 

Sfatiamo un mito: il test non riguarda solo la sua esecuzione sul prodotto finale, verificandone i risultati. È solo una piccola fetta delle attività totali che, tempo e risorse permettendo, andrebbero effettuate. 

Di fatto ci sono diverse attività. Per citarne alcune, i test andrebbero pianificati, monitorati e controllati. Prima di eseguirli andrebbero progettati ed implementati. Inoltre andrebbero realizzati dei report indicanti lo stato di avanzamento o un riassunto dei test effettuati. 

Le attività del tester

Le attività sono molte, il tester non è l’unica risorsa che le segue. Generalmente, si distinguono due attori principali: 

  • Test manager: ruolo con responsabilità generale sul processo di test da attuare. Tra le attività principali, si occupa di pianificare le attività, pensare ad una strategia scegliendo opportune tecniche di test, dare stime di tempi e costi, gestire le risorse. 
  • Tester: è l’esecutore dei test. Altre attività principali sono tracciare i malfunzionamenti, progettare ed implementare i test.

Ci sono diversi motivi per cui il test è tra i principali indiziati ad essere scartato nella preventivazione: i costi sono troppo alti, è necessario accorciare i tempi di consegna, oppure non è chiaro l’impatto di un software non testato. In realtà è un’attività importante e strategica. Bisogna essere consapevoli dei rischi corsi nell’effettuare rilasci senza test, pertanto quest’attività è un buon antidoto per evitare errori e ottenere un’applicazione o un software di qualità. MOLO17 garantisce in tutto il ciclo di vita della produzione del software fasi di testing per un prodotto finale di valore per il cliente.

Se l’articolo è stato di tuo gradimento o un progetto sul qual vuoi confrontarti con noi, contattaci via mail all’indirizzo sales@molo17.com. Saremo lieti di sviluppare assieme il tuo progetto di trasformazione digitale!

Nota: l’articolo è stato redatto a partire dal materiale di studio per la certificazione “ISTQB Certified Tester Foundation Level”, anno 2018.