Per un’azienda moderna come MOLO17 il tema startup è all’ordine del giorno. Nel 2017 il fondatore Daniele Angeli ed il tech lead Matteo Sist hanno co-fondato MobileBridge, startup innovativa che offre soluzioni B2B per la trasformazione digitale. 

Seguire le novità nel mondo dell’innovazione d’impresa è quindi una parte naturale dello sviluppo del business di MOLO17.

Oggi vogliamo condividere il pensiero di Amy Feldman, una senior editor che scrive di business per Forbes da più di vent’anni. Si occupa principalmente di manifattura, innovazione industriale e prodotti di consumo.

Nell’articolo dal titolo “Next Billion-Dollar Startups”, la Feldman si concentra sugli hashtag #startups #unicorns #venturecapital: da sei anni infatti Forbes redige una classifica dei prossimi potenziali unicorni, ovvero startup che superano la valutazione di 1 miliardo di dollari per il loro capitale.

Perché questo articolo sulle startup innovative è interessante secondo MOLO17

Questo contenuto è molto interessante per tre motivi: il primo, un’analisi competente sulle imprese innovative più importanti da seguire e studiare; il secondo, un approfondimento sui fondatori di startup più efficaci e rispettati nelle alte sfere dei business observers americani; il terzo, una panoramica che aiuta a comprendere le industrie che più stanno consolidando il valore creato negli ultimi 5-7 anni, raccogliendo fiducia crescente da parte degli investitori istituzionali.

La lista confezionata da Amy Feldman in questo post, visibile a questo link, è un po’ troppo lunga per essere raccontata integralmente. Come MOLO17 ci limitiamo a raccontare le 5 startup che ci hanno più colpito sulle 25 recensite in totale.

Startup Andela: talenti digitali remoti as a Service, con approccio sociale

In ordine alfabetico iniziamo con Andela, che si occupa di #hr. Il CEO Jeremy Johnson, 36 anni, guida una società di servizi informativi che offre soluzioni per rispondere all’elevata richiesta di talenti digitali a livello globale.

Andela è decisamente attuale, in un contesto fortemente influenzato dal COVID-19: costruisce team remoti in grado di soddisfare le necessità tecnologiche del cliente. Basata negli Stati Uniti, ha una presenza importante in numerosi stati africani nei quali, identificando e formando sviluppatori di software promettenti, contribuisce a diminuire le disuguaglianze economiche e sociali grazie al digitale.

Andela ha ricevuto investimenti per 257 milioni di dollari, serve 7,7 milioni di utenti e genera ricavi per circa 50 milioni di dollari l’anno.

Startup Coalition: sicurezza informatica e assicurazioni innovative

Segue Coalition, che si occupa di #cybersecurity. Anche qui il CEO, Joshua Motta, ha 36 anni, ma in questo caso la sua startup si occupa di mitigare il rischio legato ad attacchi informatici per organizzazioni di tutte le dimensioni. Di pari passo con le attività tecnologiche di monitoraggio, vengono forniti servizi assicurativi che tutelano i clienti da attacchi di malintenzionati, purtroppo sempre più comuni in tutti i tipi di aziende.

Questo tipo di servizio duplice è decisamente unico, motivo che ha consentito a Coalition di distinguersi nel mare di aziende che al giorno d’oggi offrono servizi di cybersecurity. 

Ad oggi la startup ha ricevuto investimenti per 125 milioni di dollari, serve 25000 clienti (con un aumento del 600% rispetto all’anno precedente) e genera ricavi per circa 27 milioni di dollari l’anno.

Startup Fivetran: aggregare dati aziendali per migliorare la business intelligence

Fivetran, che si occupa di #bigdata, ha particolarmente attratto la nostra attenzione. Il CEO George Fraser, 36 anni anche lui, guida una startup per molti versi simile alla soluzione GlueSync della nostra MobileBridge: si tratta infatti di un connector per aggregare dati da diverse fonti aziendali. Fivetran utilizza diversi connector per raccogliere dati da applicazioni cloud, database legacy e log di sistema, unificando la destinazione di raccolta per semplificare le attività di business intelligence.

Ad oggi la società ha raccolto 163 milioni di dollari in investimenti, serve 1100 clienti (+75% dall’anno scorso) e genera circa 15 milioni di dollari di ricavi l’anno.

Startup MIRROR: palestra casalinga interattiva quasi invisibile

MIRROR, quarta startup menzionata da Amy Feldman su Forbes come potenziale prossimo unicorno, si occupa di #wellcare, neologismo mescolante i termini wellbeing e healthcare. L’azienda guidata dalla CEO Brynn Jinnet Putnam (quota rosa del gruppo, 36 anni anche per lei) produce e commercializza uno specchio contenente un display intelligente con il quale mantenersi in forma, partecipando a classi live e on-demand.

Anche grazie al payoff decisamente accattivante, “nearly invisible interactive home gym”, MIRROR ha attratto l’interesse di Lululemon, produttore e rivenditore di abbigliamento sportivo con 3,2 miliardi di dollari di ricavi l’anno, 460 negozi e più di 15 mila dipendenti. La multinazionale ha infatti deciso di acquistare MIRROR per 500 milioni di dollari.

Startup Tally: aggregatore di carte di credito, automatizzato e mobile first

Ultima citazione per il nostro articolo dedicata a Tally, startup #fintech guidata dal CEO Jason Brown, che di anni ne ha 40. Tally si occupa di aiutare i suoi clienti a gestire in un solo account diverse carte di credito, grazie all’automazione. Leggi qui un articolo di approfondimento sul tema.

La società ha deciso di agire in questo segmento osservando due caratteristiche peculiari: l’elevato costo annuale per i servizi erogati dalle carte di credito (APR 15%) e l’alto tasso di pagamenti in ritardo da parte degli utilizzatori.

Con un innovativo modello di business, che grazie ad un’app riesce ad abbassare del 5% il costo dei servizi di credito, Tally al momento ha in gestione più di 500 milioni di dollari.

Ad oggi la società ha raccolto 92 milioni di dollari e genera ricavi per 20 milioni di dollari l’anno.

Conclusione: MOLO17 è open innovation, condivisione e confronto

Con questa vetrina, MOLO17 vuole raccontare quali temi stanno interessando la strategia evolutiva della società. Lo scopo è di condividere con approccio open le fonti ritenute più di valore, le informazioni più interessanti e l’approccio con il quale l’azienda interpreta l’innovazione.

Se l’articolo è stato di tuo gradimento e hai tematiche simili sulle quali vuoi confrontarti con noi, prenota un e-coffee con Andrea Agostinelli, Business Development Manager.