La rubrica Human Code apre l’anno 2020 con il capitolo numero 10: Mattia Pettenuzzo, Software Engineer di MOLO17, è il protagonista di questa irriverente intervista. Ironico e sportivo, ma solo online, Mattia si racconta senza filtri. 

Che strazio.

Esattamente così inizia l’intervista di Mattia. Come poi ci dimostrerà, si definisce fin da piccolo come una piccola peste.

Le origini

Sono nato il 10 giugno. Durante le elementari e le medie, la fine della scuola coincideva con il mio compleanno. Tutti i miei compagni festeggiavano la fine della scuola e non me. Ma di feste ne abbiamo fatte parecchie. Ho recuperato alla grande!

Mattia racconta che i suoi genitori lo riprendeva spesso, fin da bambino, perché passava quasi tutto il suo tempo al computer. Alla fine la sua passione è diventato il suo lavoro.

Avevo le idee abbastanza chiare: passavo quasi tutto il mio tempo sul computer. I miei genitori continuavano a ripetermi di dovermi staccare dal pc, ma alla fine è diventato pure il mio lavoro.

ITS Kennedy – Corso Architetture e servizi Cloud

Dopo il diploma, Mattia Pettenuzzo scarta subito l’idea di andare all’università, è lontana dal tecnicismo di cui ha bisogno. Usando una metafora, Mattia si sente come un meccanico: vuole sporcarsi le mani. E cosa scegliere poi? L’ITS Kennedy di Pordenone fa il caso suo.

Mattia supera la selezione senza problemi ed è ammesso al corso Architetture e Servizi Cloud all’ITS Kennedy. Nel 2016 inizia la sua avventura a Pordenone.

Il primo anno avevamo formato un bel gruppo, del quale ha fatto parte anche Mattia Fioraso. Dopo le lezioni, ci trovavamo assieme per studiare e divertirsi insieme. In quei due anni ne abbiamo combinate di tutti i colori!

Mattia Pettenuzzo al Workshop ITS con Daniele Angeli CEO di MOLO17
2016 – Workshop ITS con Daniele Angeli

Gli stage

Durante questo periodo Mattia Pettenuzzo svolge due stage in azienda, l’ultimo fondamentale per la sua carriera. In Electrolux approfondisce meglio nuovi ambiti tecnologici: l’industria 4.0 e l’IoT.  

Cercando in seguito lavoro, Mattia incappa nell’annuncio online di MOLO17, per la posizione aperti di sviluppatore web. Mattia allora decide di inviare il suo cv a Daniele Angeli, che conosce già conosce aveva conosciuto come docenti all’ITS.
Mattia entra così nell’equipaggio di MOLO17 da gennaio 2018.

L’arrivo di Mattia Pettenuzzo in MOLO17 

In MOLO17 Mattia vuole perseguire la passione per l’industria 4.0 e l’IoT per lo sviluppo completo di soluzioni a partire dai dati raccolti nell’Edge.

I progetti

Ho iniziato su progetti che prevedevano manutenzione. Da febbraio 2018 è iniziato il progetto Galdi per il quale abbiamo sviluppato una dashboard web di visualizzazione dati.
Galdi costruisce notoriamente delle macchine che si occupano del confezionamento di liquidi alimentari. Attraverso dei dispositivi, forniti dal nostro partner Eurotech, abbiamo acquisito i dati delle macchine e li abbiamo resi visibili nella dashboard sviluppata.

Progetto CoBi

Nel 2019 Mattia Pettenuzzo ha collaborato al progetto per un importante gruppo bancario, in particolare dalla parte di analisi fino alla fine della prima fase. In seguito, si è occupato della prima e della seconda fase del progetto CoBi con la collega Eleonora Berton, project manager in MOLO17, ancora in corso.

CoBi è il nome in codice che si riferisce alla Società Cooperativa Bilanciai Campogalliano. Questa società, che lavora a livello internazionale, si occupa di pesature industriali per carichi di trasporto, che devono essere eseguite secondo normative legali. Il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma IoT per la raccolta dei dati di pesatura.

Mattia Pettenuzzo oltre MOLO17

Mattia Pettenuzzo, alias Pette, vive ormai da quasi 5 anni nel pordenonese. Irriverente e con la battuta sempre pronta, è il creatore di meme per eccellenza del team. Alla cena aziendale è stato votato all’unanimità “Mister Simpatia MOLO17 2019”.

2019 – Mattia in MOLO17

PRO Pulse Gaming

Mattia è il presidente della PRO Pulse Gaming, squadra di esports italiana, riconosciuta dall’ente GEC, l’Associazione Italiana per eccellenza nel settore dei giochi elettronici competitivi. Partiamo però dalla prima piattoforma online di simulazioni amatoriali.

Mattia e F1Line

È nato tutto alla casa dello studente, un mio compagno di corso. Lui mi ha fatto conoscere i giochi di simulazione automobilistica nel 2015, in particolare la piattaforma F1Line che gestiva. Nata nel 2014, la piattaforma ospitava diversi campionati amatoriali. Ho iniziato a collaborare con F1Line per lo sviluppo del loro sito. In seguito ho iniziato anche io a far parte di questo gruppo per gestire i piloti in gara e le dirette nel canale YouTube.

Nel 2017, nel giro di poco tempo il gruppo di F1Line diventa più numeroso.

Eravamo 60-70 piloti e bisognava gestire tre campionati contemporaneamente, oltre agli sviluppi del sito. Recentemente, dal campionato di novembre 2018, abbiamo avuto l’opportunità di ospitare nella nostra piattaforma un campionato ufficiale CONI. È stato il primo evento breve a 5 gare di F1Line. Il campionato è andato benissimo e i nostri piloti si sono fatti notare. Da qui è nata l’idea di sbarcare nel mondo degli esports con una vera e propria squadra. Il primo passo è stato quello di gestire e organizzare campionati per SimRacingZone, un altro portale italiano di simulazioni molto più conosciuto nel settore.

2019 – Trailer F4 2019 Italian Championship

La nascita di PRO Pulse Gaming ASD

Ora siamo a capo del gruppo di piloti F1Line, organizziamo e gestiamo i campionati di SimRacingZone, che è diventato un nostro partner. Da qui in poi nasce l’associazione sportiva PRO Pulse Gaming ASD. Tutt’oggi gestiamo una vera e propria squadra di esports a livello nazionale che speriamo di portare alla ribalta internazionale.

Il canale YouTube di SimRacingZone vanta oltre 3 mila iscritti, il forum è invece seguito da più di 5 mila iscritti.

Mattia Pettenuzzo tra 5 anni

È dura capire cosa potrà succedere tra cinque anni. Sicuramente le cose che cambieranno saranno riguardo l’affitto. Rimarrà anche da decidere il posto in cui stare. Nella mia testa c’è anche l’idea di lavorare da remoto, un’esperienza che ancora mi manca e che vorrei provare.

Conclusione

Mattia ringrazia infine tutti quelli che lo hanno seguito fino adesso e che lo hanno sopportato in questi anni. Grazie Pette anche da parte nostra!