Damiano Giusti, il gentleman con l’anima rock. Classe ’95, è Android Software Engineer e Kotlin Güru in MOLO17.
Damiano, quinto protagonista della nostra rubrica, è ad oggi il più storico collaboratore dell’azienda, ma lo scoprirà solo dopo aver letto questa intervista.
Abito a Cordovado, in un paesino tra Veneto e Friuli. La mia passione per l’informatica è iniziata già alle medie. Ho scoperto poi che a Pordenone c’era l’ITIS Kennedy che aveva l’indirizzo di informatica e mi sono subito iscritto. Al quinto anno, grazie ai professori, mi sono appassionato di App Android, seguendo il corso Android H24 e studiando per conto mio.
La prima app Android
Il 2013 è l’anno ufficiale durante il quale Damiano Giusti inizia a sviluppare su Android. La prima app?
Il registro elettronico per i suoi compagni di istituto.
Per la scuola ho sviluppato una versione mobile del registro elettronico. Il registro Spaggiari rosso, Classe viva, che si utilizzava era utile perché i voti erano accessibili ovunque. Il problema era che il professore ti metteva il voto e tu non potevi ricevere una notifica immediata. Allora ho pensato: perché non fare un’applicazione visto che tutti hanno uno smartphone?
Verso la fine del novembre 2013, ho realizzato l’app in versione mobile, con queste caratteristiche. A febbraio l’ho pubblicata su Play Store, è stata la mia prima pubblicazione. Era bello perché poi andavo alle macchinette a prendere il caffè e i vari compagni di scuola controllavano i voti con la mia app.

Lo stage in AD Solutions e gli studi post diploma
Da lì, Damiano si orienta sempre più verso il mondo Android. Durante il quinto anno, decide di fare uno stage formativo in azienda di una settimana.
Ho visto che tra le società c’era anche AD Solutions di Angeli Daniele, ex studente del Kennedy, blasonato, che era considerato un po’ l’idolo degli studenti dell’istituto. Ho così deciso di svolgere lo stage da lui, visto che sviluppava applicazioni iOS e Android, e ho avuto l’occasione di conoscerlo. Il primo ufficio si trovava a casa di sua nonna su due stanze. Ho avuto una buona impressione dopo questa esperienza.
Daniele, dopo le superiori, chiede a Damiano Giusti se avesse programmi per il futuro e gli propone di collaborare con lui.
Il corso ITS TSAM
Fatalità in quel periodo mi ha chiamato la segreteria del Kennedy per un’azienda che cercava uno sviluppatore Java, a quel tempo era quello il linguaggio che si utilizzava per le applicazioni Android. Ho iniziato lavorando per tre mesi in quell’azienda con un tirocinio regionale a Pordenone, ma non mi sono trovato molto bene.
Mia mamma, che vedeva oltre, allora mi ha proposto di provare a settembre la sessione straordinaria del corso biennale TSAM – Tecnico Superiore per i metodi e le tecnologie per lo sviluppo di sistemi software: Sviluppo Mobile Devices, tenuto all’ITS Kennedy di Pordenone.
In quell’occasione, tra l’altro, ho incontrato un mio compagno di università, che per le mie stesse motivazioni, aveva deciso di provare ad accedere al corso. Sono arrivato secondo in graduatoria, ero abbastanza ottimista per entrare!
Come Mattia Fioraso, Damiano ritrova durante il corso Daniele, in veste di docente. Con lui svolge, nel primo anno, il project work, che consisteva nello sviluppare applicazioni Android per vari scopi. Nel secondo anno Damiano segue il corso iOS tenuto sempre da Angeli.
L’arrivo di Damiano Giusti in MOLO17
Nel 2016, durante il primo anno di corso ho svolto il tirocinio in MOLO17. Daniele, appena scoperto che ero all’ITS, prima ancora che l’istituto organizzasse i colloqui, mi ha chiamato e aveva parlato con la segreteria per fare un colloquio e collaborare con lui.
Sono stato introdotto subito in vari progetti. In MOLO17 nell’aprile 2016 eravamo in 5: c’era Daniele Angeli, Elisa Battistutta, Matteo Sist e un altro collega, oltre a me. L’ufficio era a Zoppola, in una stanza al primo piano con un tappeto verde, che sembrava un prato.
Progetto Dubai
Dopo lo stage Damiano collabora per il progetto Dubai: comincia a lavorarci, le prime schermate e funzionalità le sviluppa con Matteo.
Con l’arrivo del nuovo anno accademico all’ITS, Damiano riprende le lezioni. Intanto è arrivato in MOLO17 Francesco Furlan, che Damiano segue e lo introduce alle metodologie di sviluppo utilizzate in azienda.
Diploma e assunzione in MOLO17
Arrivano altre buone notizie. Prima di prendere il diploma del corso, il primo agosto del 2017 Damiano viene assunto da MOLO17 e si diploma al corso ITS con il massimo, 100/100.
L’app social
In seguito, ho lavorato in autonomia su un’app dedicata al mondo dei millennials: si tratta di un social network, basato sulla condivisione foto che sta riscuotendo un grande successo, con più di venti mila download. Rispetto ad Instagram, il competitor, il metodo di remunerazione è il tempo che gli utenti trascorrono sui tuoi contenuti, non i like. Il tempo massimo è di 15 secondi. Più secondi una persona trascorre sui tuoi contenuti e attiri la sua attenzione, più guadagni moneta virtuale. È un’idea nuova, volta ad abolire il like, visto come elemento che condiziona il digital behaviour.
Damiano Giusti oltre MOLO17
Nel tempo libero scrive nel blog di MOLO17, ha sperimentato tecnologie nuove per lo sviluppo di applicazioni. Ha scritto una serie di articoli inerenti al linguaggio di programmazione Kotlin, di cui tiene anche talk in vari meetup e conferenze in Italia. Se ti interessa puoi trovare qui la rubrica A trip into Kotlin Native in Multiplatform projects e alcuni articoli della serie Scopri Couchbase.
Damiano Giusti e il Rock and roll
Damiano è un musicista. Suona la chitarra dal 2008. Ha iniziato con il professore delle medie strimpellando, con una chitarra classica in prestito della vicina di casa. Nel 2009 si è iscritto ad una scuola di musica moderna a Portogruaro, la Music Village, e ha cominciato il suo percorso fino al 2014.
La passione per il rock deriva dalla mamma e dal papà, ai quali devo molte cose della mia vita. Grazie a loro ho ascoltato i Dire Straits, Peter Frampton, gruppi e chitarristi pazzeschi. All’hard rock mi sono appassionato grazie agli Europe con il disco The Final Countdown, che mio padre aveva comprato. Ho iniziato ad ascoltarli e anche io volevo imparare a suonare così! Poi sono passato agli AC/DC e ai Guns N’ Roses, i pilastri degli anni ’70 e ’80.
Damiano Giusti e i suoi gruppi: The Noise Pollution, Premium Bananass 101, The Dunnos e Paper Rose
In scena Durante i concerti Autografi & Fans
Nel 2011 con alcuni amici di infanzia fonda la sua prima rock band, The Noise Pollution.
Il nome era ripreso da una canzone degli AC/DC che dice: Rock and roll ain’t noise pollution.
Tra un evento e l’altro, Damiano conosce altri musicisti e nel 2014 inizia a suonare con i Premium Bananass 101.
Con la maturità alle porte, il gruppo The Noise Pollution si prende una pausa e, come i Premium Bananass 101, con il tempo si scioglie.
Nel 2015, assieme al chitarrista dei Bananass, Damiano crea una nuova band, The Dunnos. Nome bizzarro, direte, ma originale. Ecco perché:
Il nome nasce un po’ per scherzo. E’ stato pensato dal cantante Roberto, che è un professore di lettere, che giocando con le parole “I don’t Know” e lo slang inglese “I dunno”, ha avuto l’intuizione geniale.
Nello stesso periodo a Damiano Giusti chiedono di suonare anche con i Paper Rose a Lignano e così si trova ad essere il chitarrista di due gruppi allo stesso tempo. Damiano è proprio un musicista super impegnato e richiesto!
Festival Show
Con il mio gruppo Paper Rose di Lignano Sabbiadoro ho partecipato all’edizione 2016 di Festival Show. Ci siamo qualificati tra i tre finalisti su centinaia di partecipanti, e questo ci ha consentito di esibirci alla finalissima in Arena a Verona. È stata un’esperienza unica: mai avrei pensato di poter suonare davanti a 14mila persone in una location così suggestiva ed ambita.
Concerto di Gabbani
Dopo poco tempo, il successo si fa sentire e gli agganci arrivano. L’emozione sale su un importante palco con i Paper Rose ancora una volta e l’occasione è il concerto di un famoso artista italiano.
Progetti musicali
Come progetti per il futuro Damiano vorrebbe coniugare la passione per il mondo Android con la musica.
Ho visto prodotti come pedaliere multieffetto per chitarra dove il processing del suono viene fatto da un hardware sul quale gira Android. Sarebbe sicuramente una figata!
Nell’aria, tra l’altro, c’è anche un terzo gruppo, il progetto è in corso.
Oltre la musica, Damiano Giusti è una persona riservata, ma determinata, che persegue i suoi obiettivi fino in fondo. In tutto quello che fa, ci mette passione ed energia, e lo dimostra in tutti gli ambiti della sua vita.
Damiano Giusti tra 5 anni
Tra cinque anni desidera in ambito lavorativo fare uno step in più. Attualmente si occupa di Android a tutto tondo e vorrebbe diventare responsabile tecnico-operativo dell’ambito Android.
E nella vita privata?
In un futuro mi piacerebbe andare a convivere con la mia ragazza. Negli ultimi anni ci sono stati talmente tanti stravolgimenti che non riesco a immaginare in modo nitido il mio futuro. I mesi volano, e sono già due anni che sono in MOLO17 a pensarci.
Conclusione
Tante emozioni in questa intervista, tanta energia, musica e passione.
Damiano chiude l’intervista con gratitudine rivolgendosi a coloro che hanno più creduto in lui:
In conclusione vorrei ringraziare tre figure importanti nella mia vita: voglio dire grazie all’azienda che mi ha sempre dato fiducia. Condenso la seconda e la terza figura, riferendomi ai miei genitori e alla mia ragazza, che hanno fatto davvero molto per me per supportarmi e anche per sopportarmi. Grazie!
Sesto capitolo di Human Code: di chi sarà il turno? Stay tuned!
Se ti sei perso un’intervista di Human Code, le puoi leggere qui.
NOTA: Damiano ha iniziato una nuova avventura oltre MOLO17 nel 2021. Gli facciamo il nostro in bocca al lupo per la sua carriera.