Uno sguardo sempre attento ai dettagli, con una predisposizione per le logiche funzionali e tecnologiche. Il quarto capitolo di Human Code si apre con la storia di Francesco Furlan, Solutions Architect di MOLO17.
Le origini
Sono nato il 18 novembre 1997. Mi sono diplomato all’ITIS Kennedy in informatica. Ho sempre avuto questa passione, ma la consideravo come un hobby. Poi però ho capito che era la mia strada.
Spinto dall’interesse per lo sviluppo di applicazioni e grazie a un professore appassionato di informatica, Francesco ed alcuni amici di scuola, riescono a mettere in piedi i loro primi progetti nell’ambito.
1° versione App di Idealservice
Durante la terza superiore, io e alcuni miei compagni abbiamo avviato un progetto con Idealservice: sviluppare da zero un’applicazione mobile nativa per le piattaforme Android ed iOS. Questa applicazione permetteva all’utente finale di verificare il servizio della raccolta rifiuti: aveva un calendario varie legende e ti ricordava giorno per giorno quali rifiuti esporre. Permetteva anche di fare delle segnalazioni, con foto e testo, per portare in evidenza all’ente eventuali problematiche riscontrate.
Francesco Furlan e l’App per “i Papu“
Ho sviluppato anche un’applicazione per iPapu, il duo comico pordenonese. Questa app permetteva di verificare il calendario online degli spettacoli, la gallery e le infografiche del duo.
Con questo progetto Francesco inizia a sviluppare anche dei servizi backend per esporre i dati alle applicazioni Mobile. In seguito svilupperà un mini back office, a disposizione dei comici, per gestire i contenuti e le notifiche per le applicazioni.
Questi progetti sono nati grazie all’entusiasmo e alla passione del nostro professore, Ivano Mazzarotto. Senza di lui questi progetti non sarebbero mai partiti!
L’azienda virtuale “Loop” e il metodo Scrum
La curiosità e la voglia di mettersi in gioco è tanta, che nasce “Loop” e si scelgono nuove metodologie per operare:
Abbiamo così pensato di creare un’azienda virtuale, che abbiamo chiamato “Loop”, per aprirsi al mondo del lavoro e capire come funzionava.
Abbiamo quindi iniziato lo sviluppo della seconda versione dell’app di Idealservice con il Metodo Scrum, illustrato dal tutor aziendale. È una metodologia che permette di organizzare e condividere il lavoro con tutto il team di progetto ad intervalli di sprint. Solitamente uno sprint è formato da un arco temporale di due settimane, durante le quali ogni membro del team prende in carico dei task, li lavora e li porta a termine.
“Il progetto dei progetti”
Dopo lo stage, con il gruppo dell’azienda virtuale, Francesco Furlan avvia un progetto a sé stante di Project Management. Lo chiamano “il progetto dei progetti”, un nome che ha molto da dire.
Era una piattaforma che permetteva di organizzare e mantenere allineati progetti e team relativi. L’idea di base era quella di fornire al PM una soluzione completa che permettesse la creazione, la gestione e il monitoraggio di uno o più progetti dall’inizio alla fine. Contemporaneamente permetteva di fornire ad ogni membro del team la possibilità di visionare e di gestire le proprie attività, collaborando con il resto del team.
Questo progetto ha dato modo a Francesco non solo di approfondire le proprie competenze in ambito web, ma soprattutto di iniziare ad apprendere più da vicino il mondo del Project Management. Ogni funzionalità della piattaforma era infatti preceduta dallo studio dello specifico argomento, con eventuali brainstorming di gruppo e documenti di analisi.
L’arrivo di Francesco Furlan in MOLO17
Come sei venuto a conoscenza di MOLO17?
Ho sentito parlare di Daniele Angeli grazie al corso iOSh24, da lui ideato e organizzato. Ho conosciuto MOLO17 grazie ad un mio ex compagno di classe che, già durante il triennio, lavorava con Daniele in AD Solutions. Lo stesso, mi ha contattato, subito dopo il diploma nel 2016. Cercavano uno sviluppatore Android. Ho fatto il colloquio e mi hanno preso in periodo di prova, nel settembre 2016. Ho iniziato con uno stage, al quale è seguito un apprendistato, terminato nel novembre 2018 con l’assunzione diretta.
Inizialmente Francesco è entrato come sviluppatore Android. Ha sviluppato poi skills nel settore web e Cloud ed infine nell’ambito IoT, lavorando in concreto su diversi progetti. Oggi sta assumendo un nuovo ruolo in azienda, grazie ai suoi meriti.
Il primo progetto
Sono entrato in azienda per lavorare ad un importante progetto che era in quel momento uno dei più ambiziosi sul quale si fosse cimentata MOLO17. Si trattava di un grosso cliente di Dubai, per la creazione di una applicazione di chat.
È stata una grande sfida, abbiamo lavorato come non mai per rispettare le scadenze stringenti. In un primo periodo sono partiti Daniele Angeli e Matteo Sist a Dubai. Nella seconda fase siamo partiti in quattro per tre settimane: io, Daniele, Matteo e Damiano Giusti.
E oggi qual è il tuo ruolo?
Ora mi sto occupando della parte analisi dei progetti, sia dal punto di vista funzionale, sia architetturale/tecnologico. Mi occupo anche della mediazione tra sviluppatori e la parte del business. Da Software Engineer, il mio ruolo si è evoluto in Solutions Architect, per dare una visione al progetto tecnologico e per risaltare i punti di vista funzionali e architetturali.
Oltre a MOLO17
Come si descrive Francesco? Come una persona creativa e determinata. Forse anche un po’ pioniere, perché gli piace esplorare e provare sempre cose nuove, tecnologie, pratiche e metodologie.
Non ha infatti smesso di frequentare corsi online e leggere libri per ampliare le proprie competenze.
Hobby
Mi piacciono i film d’azione, di fantascienza, d’avventura e psicologici. Mi piace la musica elettronica, anche se in realtà tutta la musica che dà energia. Sono per provare nuove esperienze e confrontarmi con diverse persone per avere punti di vista differenti.

Francesco Furlan tra 5 anni
Nel prossimo futuro Francesco vuole investire e migliorare sé stesso: vorrebbe lavorare sul proprio coinvolgimento emotivo.
Ad oggi riesco già a ridurre il mio coinvolgimento in gran parte delle situazioni. Mi piacerebbe migliorare questo aspetto, in modo da avere una visione più chiara e reagire di conseguenza in qualsiasi situazione.
Conclusione
Per terminare questa intervista, Francesco Furlan ha un pensiero particolare per chi lo ha seguito nel suo viaggio:
Ringrazio principalmente Damiano, il mio punto di riferimento sia come amico, sia a livello tecnico, come collega. Gran parte dei progressi, li ho fatti grazie a lui e insieme lui, soprattutto durante il progetto di Dubai, che abbiamo affrontato spalla a spalla. Un grazie anche a Daniele Angeli per l’opportunità che mi ha offerto. Ringrazio infine il Prof. Mazzarotto, Alberto Dalla Francesca e tutti coloro con i quali ho avuto il piacere di collaborare.
Chi sarà il prossimo protagonista di Human Code?
Aspettando il nuovo articolo, puoi rileggere qui il terzo capitolo della rubrica.
NOTA: Francesco ha iniziato una nuova avventura oltre MOLO17 nel 2021. Gli facciamo il nostro in bocca al lupo per la sua prossima avventura.