Terzo capitolo della rubrica di Human Code di MOLO17: è la volta di Mattia Fioraso, classe ’96.

Ambizioso, lungimirante e con un occhio attento per il design: Mattia, Web Tech Lead, gestisce a livello tecnico il team di sviluppo web di frontend di MOLO17.

Sono uno sviluppatore web con una particolare attenzione verso gli aspetti dell’architettura. Mi piace capire come creare e confezionare la soluzione che forniamo al cliente. Non per altro mi occupo anche UI & UX Design.

Le origini di Mattia Fioraso

Vengo da Vicenza, lo sottolineo perché così si possono fare le battute sui gatti. Ho studiato in un istituto tecnico, indirizzo informatico, poi mi sono spostato a Pordenone per studiare all’ITS Kennedy. Ho frequentato le lezioni del corso Tecnico Superiore architetture e servizi Cloud per un anno. In quell’anno ho incontrato Daniele, che mi ha proposto di lavorare qui. Ed eccomi qui.

HACKATHON 100100 Challenge

Mattia ha scelto il mondo dell’informatica perché appassionato del settore fin dalle scuole. Già nel 2015, durante la quinta superiore, spinto dalla voglia di mettersi in gioco, partecipa con alcuni amici alla prima edizione dell’Hackathon 100100 Challenge a Bassano del Grappa. Era sponsorizzata da Confartigianato Vicenza.

L’Hackathon 100100 è una maratona di codici che dura 24 ore, durante la quale si programma, si creano progetti tecnologici. L’obiettivo è la progettazione di un prodotto IoT, usando strumenti come Arduino e stampanti 3D. Tra centinaia di partecipanti delle scuole, a vincere il primo premio di questa edizione è stato il mio team.

100100 Challenge

Lo “Stenduino”

Con quale progetto avete vinto?

Il progetto era uno stendino intelligente, lo Stenduino, creato a partire da Arduino, una scheda programmabile usato per prototipi di domotica. Questo stendino ti diceva se i panni erano asciutti o bagnati, e in base alle previsioni meteo, ti dava l’indicazione se mettere a riparo o no gli abiti. Abbiamo vinto il primo premio: una stampante 3D.

Dopo le superiori, Mattia ha anche partecipato alla Maker Faire Rome, dove ha esposto con orgoglio lo Stenduino. Proprio in questa occasione Mattia, tramite conoscenze, inizia anche a collaborare con un’azienda di Milano.

L’arrivo di Mattia Fioraso in MOLO17 

Durante l’estate del 2016 Mattia infatti riceve una chiamata da Daniele Angeli per collaborare a dei progetti. Inizia con un breve stage e viene subito assunto. Proprio per questa opportunità lavorativa decide di interrompere il corso del Kennedy. Mattia Fioraso entra così nel team di MOLO17, composto, allora, da sole 7 persone e vive tutta l’espansione del gruppo.

Progetto attuale

Ora mi sto occupando di un altro progetto di un’altra azienda. Tramite un’altra società dove ho tenuto un corso di React, siamo stati contattati da questo fornitore di duplicati chiavi e macchine di duplicazione. Il progetto in corso prevede la realizzazione di una piattaforma unificata con un catalogo e strumenti per i suoi rivenditori – una locksmith.
Questa progettazione enterprise, mi ha portato anche in Inghilterra, dove ho potuto vedere in prima persona una nuova cultura del lavoro.
L’ultimo progetto invece che mi ha appassionato è stato creare una piattaforma per l’analisi della qualità dell’aria. Per questo fine, il nostro partner Eurotech, un’azienda che crea schede IoT e servizi Cloud annessi, ha creato una scheda per analizzare la qualità dell’aria. Attraverso i dati forniti della scheda, abbiamo creato una dashboard frontend per visualizzare i dati. Ho apprezzato molto le scelte tecnologiche che sono state fatte per l’ambiente frontend e backend.

Mattia Fioraso oltre MOLO17

Mattia oltre MOLO17
Mattia oltre MOLO17 – Ph: Marco Cosatto

Tra 5 anni

Tra cinque anni, Mattia scherza dicendo che gli crescerà la barba, ma non ne è per niente convinto. Ha invece tante idee per il prossimo futuro.

Come sviluppatore spero di fare qualcosa che sia diverso dalla tecnologia web. Per interesse personale sarei curioso di capire come funzionano i computer quantistici. Ho preso in mano l’argomento, ma non in modo serio. Mi piacerebbe comprendere quale evoluzione ci potrebbe essere nei prossimi anni. Oppure se continuassi la strada dello sviluppatore “classico”, mi piacerebbe lavorare su qualche applicazione o software per l’agricoltura, per renderla più sostenibile. Mi interessa anche il mondo dell’alimentare. Questi due settori sono strettamente collegati tra loro. Il nesso è sempre quello evitare gli sprechi delle risorse.

Mattia prosegue:

Ho tante ambizioni, per quello non lo so di preciso quale sarà il mio futuro. Un’altra idea è quella di lavorare nel settore aerospaziale, ma è tutto un’altra storia!

Mattia crede che MOLO17 in questi anni lo abbia fatto crescere e gli abbia permesso di conoscere ed approfondire le nuove tecnologie.

MOLO17 è un passo avanti rispetto alle altre aziende della zona e d’Italia, da quello che ho potuto vedere attraverso la mia esperienza. È bello perché riusciamo sempre a utilizzare strumenti nuovi. Se potenziamo la nostra organizzazione, saremo pronti per le nuove sfide e faremo grandi passi avanti!

In tre parole come ti definisci?

Pigro, ambizioso e deciso direi. Di solito sono pigro, ma quando vedo un’opportunità, si fa avanti l’ambizione, allora sono proprio deciso e mi attivo!

Hobby

Tra le sue passioni troviamo il mondo della fisica e dell’astronomia. Un particolare interesse è legato proprio alla Meccanica quantistica, argomento sul quale vorrebbe di più spaziare.
Tra gli hobby di Mattia ci sono anche i viaggi, che vorrebbe provare a conciliare con l’attività lavorativa. E avanza questa proposta:

Digital nomad

Vorrei provare per un periodo a lavorare da remoto, come digital nomad. Mi piace viaggiare e siccome è uno dei pochi lavori che te lo consente da fare, vorrei che il discorso dello smart working fosse ancora di più sviluppato, anche in questo senso. Abbiamo già colleghi da remoto, ma per il momento non c’è nessuno che ha degli orari diversi della giornata lavorativa, magari più flessibili. Secondo me varrebbe la pena provare. Posso fare da cavia!

Tra una battuta e l’altra, Mattia Fioraso chiude l’intervista ringraziando chi lo ha appoggiato durante il suo percorso, la sua famiglia e la sua ragazza per primi. Infine ci tiene a condividere questa riflessione:

Mi piacerebbe che le persone provassero a sviluppare e a creare qualcosa di proprio, magari un codice proprio. Tutti potrebbero avere più opportunità. Avere ambizioni e obiettivi nella vita credo migliorerebbe il mondo. Sono ottimista e spero che si vada verso questa direzione. Tutto questo crea una coscienza, ed essere coscienti magari ci permetterà di avere un futuro migliore. Se ci sarà un futuro!

Grazie Mattia e alla prossima intervista.

Di chi si parlerà nel quarto capitolo di Human Code?

A voi scoprirlo 😉

Ti sei perso la precedente intervista? Clicca qui per leggerla.

NOTA: Mattia ha iniziato una nuova avventura oltre MOLO17 nel 2020. Gli facciamo il nostro in bocca al lupo per la sua carriera.